IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visto il proprio decreto, in data 22 luglio 2020, con il quale,  ai
sensi  dell'art.  141,  comma  1,  lettera  b),  n.  2,  del  decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio  comunale  di  Cutro
(Crotone) e' stato sciolto a causa delle dimissioni del sindaco; 
  Considerato che all'esito di approfonditi accertamenti sono  emerse
forme di ingerenza della criminalita' organizzata che  hanno  esposto
l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon
andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; 
  Rilevato,   altresi',   che   la   permeabilita'    dell'ente    ai
condizionamenti esterni della criminalita'  organizzata  ha  arrecato
grave  pregiudizio  per  gli  interessi  della  collettivita'  e   ha
determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; 
  Ritenuto che, al fine di porre rimedio  alla  situazione  di  grave
inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende
necessario l'intervento dello Stato mediante un  commissariamento  di
adeguata  durata  per  rimuovere  gli  effetti  pregiudizievoli   per
l'interesse pubblico e assicurare il risanamento dell'ente locale; 
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
  Vista la proposta del Ministro dell'interno, la  cui  relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 7 agosto 2020; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  La gestione del Comune di  Cutro  (Crotone)  e'  affidata,  per  la
durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da: 
    dott. Domenico Mannino - prefetto a riposo; 
    dott. Girolamo Bonfissuto - viceprefetto a riposo; 
    dott. Emiliano Consolo - funzionario economico finanziario.